LE PESCHERIE,
UN BENE CULTURALE IN PERICOLO
Le Pescherie di Levante di Giulio Romano, l’unico edificio che conserva ancora nella facciata le tecniche originali del geniale architetto rinascimentale, non è più accessibile ai visitatori e da anni versa in stato di abbandono e in pessime condizioni di conservazione.
Costruito su progetto di Giulio Romano nel 1546 in pieno centro storico a Mantova, oltre che un bene culturale in sé di grandissimo pregio, è anche un punto strategico di accesso pedonale al centro storico e uno snodo cruciale dei percorsi turistici cittadini.
Se fino a 60 anni fa era possibile accedere alla Riva del Rio e al portico delle Beccherie sottostanti, ora i cittadini e visitatori della «città d’acqua» non hanno un accesso alla riva del Rio in tutto il centro storico.
IL SALVATAGGIO DELLE PESCHERIE
Dal 2016 la Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano è al lavoro per restaurare e restituire a tutti gli abitanti e visitatori di Mantova le Pescherie di Levante di Giulio Romano e l’accesso alla riva del Rio e al portico delle Beccherie. L’obiettivo è quello di far diventare le Pescherie un luogo di accoglienza e incontro, in cui promuovere e valorizzare il patrimonio mondiale di Mantova e Sabbioneta riconosciuto dall’UNESCO.
Il progetto prevede la realizzazione di una scala e di un ascensore per disabili per collegare il piano della strada – che ospiterà una caffetteria – alla sponda del Rio e alla sala d’attico sopra alla Loggia dove saranno organizzati eventi, esposizioni temporanee e attività che stimolino l’apertura al dialogo tra le diverse culture. Il progetto di recupero e valorizzazione ha un costo complessivo di oltre un milione e mezzo di euro, sostenuti da fondi pubblici, fondazioni bancarie e soggetti privati.
LA FONDAZIONE LE PESCHERIE DI GIULIO ROMANO
La Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano è stata costituita dall’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani per scongiurare il rischio di vendita ai privati dell’edificio, che era stato messo all’asta dal Comune di Mantova, proprietario delle Pescherie.
Scopo della Fondazione – che ha ottenuto la concessione dell’edificio per 30 anni – è recuperare il bene, per utilizzarlo a fini pubblici, riportare in primo piano il rapporto tra centro storico e le vie d’acqua che caratterizza in modo unico la città di Mantova; trasformare le Pescherie in un luogo di dialogo tra le culture e di scoperta del patrimonio storico e artistico del territorio di Mantova e Sabbioneta.
La Fondazione è formata da 20 volontari che prestano la propria opera gratuitamente, consapevoli dell’importanza di partecipare alla soluzione dei problemi comuni e di prendersi cura del proprio territorio.
IL FUTURO DELLE PESCHERIE DI LEVANTE
Terminati i lavori, le Pescherie di Levante diventeranno un centro di promozione e valorizzazione del patrimonio mondiale UNESCO, con particolare riferimento a Mantova e Sabbioneta.
Nella sala a livello del Rio e nel sottoportico delle Beccherie – di nuovo accessibili dopo 60 anni – saranno allestiti strumenti informativi che raccontano il sito UNESCO in quello che è un luogo strategico per la comprensione delle caratteristiche di unicità di Mantova città d’acqua ed emblema della cultura rinascimentale. Gli spazi potranno essere utilizzati come luogo di sosta e relax lungo il percorso del Principe che congiunge Palazzo Te e Palazzo Ducale, ed essere sede di eventi e spettacoli.
Nella sala più grande all’ultimo piano sarà allestito uno spazio per attività culturali , turistiche e ricreative temporanee che promuovano l’incontro e il dialogo tra le culture.
La sostenibilità del progetto sarà garantita in parte dalle entrate della caffetteria posta al piano della strada, che utilizzerà prodotti tipici del territorio mantovano e gestirà l’apertura degli spazi insieme ai volontari della Fondazione.
Per lo svolgimento di queste attività la Fondazione – che gestirà le Pescherie di Levante fino al termine della concessione nel 2047 – si avvarrà in parte di personale volontario, in parte di gruppi organizzati.
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I mantovani possono contribuire a fare proprio il grande progetto di restituire dignità e bellezza ad un luogo così legato alla storia, alla tradizione e all’arte della loro città.
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Art bonus è una forma di finanziamento degli interventi di restauro e valorizzazione di opere di proprietà pubblica tramite versamenti anche di piccola entità da privati, persona fisica o giuridica. Il finanziamento gode di un credito di imposta del 65% recuperabile in tre anni.